Light Rock Fishing tutto l'anno

10 Gen 2020
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Buongiorno a tutti.

La scorsa settimana vi ho accennato al "nostro" Light Rock Fishing, una trasposizione Italiana di varie tecniche specifiche Giapponesi.

Per semplificare si può dire che consista nella ricerca di prede non canoniche per lo spinning marino attraverso l'utilizzo di attrezzatura dedicata. Il target è quanto mai vario e spazia dal ghiozzo allo scorfano, dal tordo all'orata e poi ancora spigolette, piccole lecce amia, serra, sugarelli, cernie, sgombri, bavose, corvine, tracine, eccetera, eccetera, eccetera.

Molte specie diverse, spesso anche nello stesso luogo. Basta cambiare canna, artificiale, gomma e montatura e puoi cambiare target... Oppure anche no! Si può semplicemente recuperare in modo diverso, cercare su di uno scoglio vicino, recuperare in modo più erratico o pacato, cambiare lo strato d'acqua in cui cerchi qualcosa e la sessione può stravolgersi in un batter d'occhio.

Se nella pesca ci sono mille variabili ogni volta, nel light rock ce ne sono millemila. Non c'è mai da annoiarsi sebbene non sia matematico fare qualche cattura.

Questo ci catapulta in una sfida spesso non più solo con una specie, ma con un luogo intero. Addirittura lo stesso luogo ci regalerà diverse catture in ogni periodo dell'anno, facendoci apprezzare il mare ed i suoi ritmi.

Ricapitolando: tantissime specie, massima libertà di approcci, tantissime attrezzature apposite per ogni situazione, variabilità continua sia nello spot che nel periodo, praticabilità in tutto l'anno... E sono solo alcune delle qualità del light rock, tra l'altro neanche le più importanti (tanto per lasciare qualcosa anche per i prossimi blog)!

Ma saltiamo direttamente all'esempio:

Lo scorso week end sono partito con degli amici per testare qualche nuovo spot e, nonostante il freddo ed un'apatia incredibile dei pesci, siamo riusciti a trovare verso sera una spiaggetta interessante. Mentre la gente intorno a me cercava qualche calamaro con il solo risultato, per altro più che degno vista la giornata, di catturare qualche seppiolina, io mi sono concesso una pausa  dai ripetuti incagli negli scogli sottostanti alla ricerca magari di uno scorfano. Ho deciso quindi di sondare una spiaggia vicina montando uno shaddino particolare con un corpo veramente tozzo per le sue dimensioni. Beh, già al primo recupero ho sentito una testata decisa sul cimino della mia canna ed un sonoro canto della frizione. Qualcuno oltre a me pare apprezzare il mio Good Meal di Jackall. Lancio nuovamente e rimango in allerta per non farmi cogliere impreparato. Giunto al punto di prima, su un recupero lievemente più lento ma con strappetti più decisi, non tarda ad arrivare l'agguato. Questa volta rispondo alla testata con una ferrata decisa in modo da piantare l'amo lievemente coperto dalla gomma, cosa voluta per non incagliare nelle rocce più vicino a riva. Qualcosa dall'altro capo del filo inizia da subito ad opporre una discreta resistenza. Ecco che alla fine del recupero mi trovo appesa una tracina, bella tra l'altro.  Scoperto il punto dove ricercarle ed il giusto recupero non sono tardate ad arrivarne altre. Dei pescetti di una spanna che, devo ammetterlo, non ricordavo tirassero così tanto!

Basta cambiare qualcosa e nel light può cambiare la giornata... questa volta in meglio!

Ciao a tutti e grazie per la lettura.

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deps power bannerDomenico Magliano

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