Di Predator PlusFishing Team su 04 Giugno 2025
Categoria: Tecniche di Pesca

In cerca della regina dei torrenti

 Tra questo fine maggio e i primi giorni di giugno abbiamo affrontato torrenti e fiumi di fondo valle alla ricerca di trote di taglia.

Per poter sfruttare il tempo a disposizione ci siamo divisi: io e Damiano abbiamo battuto i torrenti modenesi e grazie alla guida Luca Raldiri ci siamo spinti fino alla Valtellina, mentre Simone ha battuto la nostra amata Sieve.
Partiamo con il raccontare dell'uscita nel modenese, il torrente in questione è il Leo, nel precedente articolo avevamo affrontato la parte a valle, questa volta siamo stati nella parte a monte.
Le canne adoperate sono state le stesse dell'altra volta: la m-larva per me e la megabass great hunting huntsman per Damiano, la cosa che abbiamo cambiato arrivati nella zona sono stati gli artificiali.
Notiamo che sul torrente l'acqua è calata rispetto alla volta scorsa cosi da permetterci di adoperare esche anche meno voluminose; io decido di iniziare con il megabass great hunting 50 flatside con un azione fast sinking che genera un rolling accentuato e twitchandolo l'esca produce un movimento darting da sinistra verso destra cosi da portare il pesce ad attaccare per reazione, infatti dopo qualche lancio arriva un bel pesce sui 48 centimetri mentre Damiano adopera megabass gh51 humpback anch'esso fast sinking, la caratteristica principale è il peso importante per le dimensioni dell'artificiale posizionato nella parte posteriore pescando a ridosso di una briglia, è stata la scelta giusta per un'altra cattura importante.
Simone si è inoltrato nella Sieve, con se aveva la megabass great hunting gh57-3ls, canna in tre sezioni con un cast 2-8 grammi, ottima anche da trasportare per chi ama fare viaggi di pesca; come esche Simone alterna il jackson meteora nella versione da 45, un flat side minnow ottimo dove c'è una corrente sostenuta, 45 millimetri per 3,5 grammi e il meteora da 52 solita azione ma 52 millimetri per 5 grammi, con la versione da 45 ci ha fatto un bella fario mentre con l'altra versione ha fatto un bel barbo europeo di ottima taglia.
Parliamo ora della Valtellina dove abbiamo affrontato l'Adda e il Mallero nei quali Luca, ottimo conoscitore di questi fiumi, ci ha messo in condizione di rendere al massimo.
Dovendo pescare con canne non proprio studiate per la pesca alla trota, ovvero dovendo adoperare canne con cast massimo da 40 grammi (in delle occasioni abbiamo utilizzato anche canne con un cast massimo di 30 grammi) e dovendo pescare con esche di dimensioni sostenute per combattere la forte corrente trovata in questi periodi, e lottare anche con pesci di ottima taglia, con noi portiamo golden mean deep core mhs-610-4 zenaq snipe s72 xx kwgs.
La prima giornata parte male con tante catture ma tutte slamate, poi finalmente arriva un pesce da 56 centimetri ad addolcire la mia giornata; poi tocca a Damiano con un'altra cattura; il secondo giorno si ripete con qualche slamata di troppo e la cattura di qualche bel pesce ma non di taglia considerevole.
Le esche che abbiamo adoperato sono state megabass dark sleeper 3incn 3\8oz, ottimo laddove bisogna pescare in mezzo a molti sassi o strutture sommerse, il suo peso ci permette di gestire anche le forti correnti mantenendoci sempre a stretto contatto con il fondale dove stazionavano i pesci grazie alla pinna superiore progettata per mimetizzare l'amo ci ha concesso di perdere meno esche possibili, altra esca adoperata è stato il daysprout deviltheree 85s 85 mm per 20 grammi caratterizzato da un ampio wobbling, non solo durante le jerkate, ma anche con recuperi lineari perfino pescando contro corrente in trattenuta ha il suo perché. Chiudo con ringraziare Luca per la pazienza, per la conoscenza e la professionalità messa a nostra disposizione, ci rivedremo presto sicuramente ... Stay tuned…
Alessandro Pesci
Team Predator
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#trota fario