Di Giovanni Ceccarelli su 02 Dicembre 2025
Categoria: Recensione Prodotti

Megabass Magdraft Freestyle

Ciao a tutti ragazzi, in questo articolo parliamo di un' evoluzione del Magdraft, una delle più iconiche soft swimbait in commercio. il Megabass Magdraft Freestyle nasce dall' idea di customizzare questa grande esca a nostro piacimento, rendendolo impiegabile in tantissime situazioni e ambienti.

Quest' esca viene prodotta in due taglie:

Megabass Magdraft Freestyle 5" 

Megabass Magdraft Freestyle 6"

Vi mostro quali sono le mie opzioni preferite per utilizzare questo shad!

1) Weedless: riggando l'esca con un amo wide gap potremo avere la nostra soft swim completamente anti incaglio. Questa estate mi è capitato spesso di utilizzarlo in questa maniera, skippato sotto alle strutture o sotto agli arbusti che sappiamo nel periodo caldo essere una calamita per molti bass anche di taglia. Grazie alla sua mescola e alla sua densità quest' esca sarà veramente semplice da lanciare e fare arrivare in fondo allo spot. A questo punto posso scegliere come giocarmi il recupero, normalmente lo prediligo costante a bassa velocità, tenendo l' esca vicina alla superficie dell' acqua, ma se cerchiamo di indurre il bass all' attacco in maniera reattiva possiamo anche utilizzare un amo dotato di un piccolo piombo sulla pancia (nella zona centrale del gap, per non sbilanciare l' assetto); normalmente 1/8 oz per la misura da 5" o 3/16 per il 6"; questo ci consentirà di effettuare un recupero più sostenuto, che prediligo in acque limpide, dove il bass riesce a vedere da molto lontano il nostro shad; vi consiglio di alternare i recuperi perché potrebbero funzionare entrambi! In acqua più velata prediligo quasi sempre un recupero lento. Chiaramente, nei periodi più freddi nulla ci vieta di utilizzare ami offset piombati anche fino a 3/8 o 1/2 oz, qui potremo anche spostare il piombo nella zona anteriore del gap per dargli una discesa più verticale. Innescando il Magdraft su questa tipologia di ami, avremo la sezione anteriore del corpo abbastanza ferma, e avremo l' effetto "tail thump" con la coda che entra in azione.

2) Il secondo metodo in cui mi piace innescarlo è sempre utilizzando un amo offset, ma calzandolo completamente nella sezione centrale dell' esca, quasi come se fosse una jighead per intenderci. Rispetto al caso precedente avremo un maggiore "head shaking", perché non innescheremo l' amo con la molla di fronte all' occhio dell' esca, ma al di sopra dello stesso! Inoltre con l' amo esposto avremo una maggiore facilità di hooksetting. Ritengo che questo sistema sia il più versatile che possiamo adottare, a mio avviso può essere letale quando peschiamo pesci in sospensione, magari in distanza e su open water, dove col sistema precedente potremo avere problemi con il collasso dell esca che potrebbe compromettere la ferrata

Anche se utilizziamo ami piombati, non avremo problemi in quanto la zavorra si posizionerà nel mezzo della tasca, mantenendo inalterato il profilo dell' esca, senza rovinarla.

3) infine, l' ultima tipologia di innesco di cui voglio parlarvi prevede l' utilizzo della Magdraft Head. Stiamo parlando di una jighead disegnata dall' azienda nipponica specificamente per il Magdraft freestyle; sarà disponibile prossimamente sul mercato nelle versioni 3/8 - 1/2 e 5/8 oz

Come vedete la forma è veramente particolare, l' incavo nella parte inferiore permette il perfetto inserimento del nostro shad a suo contatto, rendendo l' esca veramente uniforme; se innescato centralmente, la pancia del nostro shad sarà perfettamente in linea con la jighead. Questo ci aiuterà, grazie al suo profilo appiattito, di pescare efficacemente facendo transitare l' esca a stretto contatto con il fondale, cosa che può essere fondamentale nei periodi più freddi ma non solo; nulla ci vieta comunque di poterla utilizzare su strati d' acqua superiori. L' occhiello arretrato rispetto alla testa permette di non battere contro gli ostacoli, facendo lavorare al 100/100 la Maghead, e la sua posizione strategica garantisce anche una minore usura del filo durante il recupero. Questa jighead consente a quest' esca di mantenere completamente quella che è realmente la sua potenzialità, l' head shaking. Il pro Kenta Kimura afferma che questa caratteristica faccia aggredire la nostra esca dal bass in maniera più aggressiva, finalizzando tutte le mangiate che si ottengono! In foto avete visto un prototipo che non coincide esattamente con la forma definitiva, che sarà ricoperta da un rivestimento nero.

Per quanto riguarda la misura da 5", utilizzo la Megabass Orochi X10 Bandersnatch se pesco ad amo scoperto, la Bearing down se peschiamo antialga. Per il 6" invece, consiglio l' utilizzo della Swamp Survivor.

Megabass aveva bisogno di dare una versione completamente customizzabile di uno dei suoi cavalli di battaglia. Vi consiglio veramente di provarlo con questi 3 rig, vi basterà adattarli alla situazione che vi si presenta, e sono sicuro che  vi potranno stupire, aiutandovi a catturare i vostri bass più grossi!

Giovanni.

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