Bassfishing estivo!
In estate, il caldo torrido qui in Italia è sempre più intenso, anticipato e frequente di anno in anno. Diverse sono le giornate in cui siamo messi duramente alla prova dalle temperature elevate, che spesso inficiano negativamente sull' attività dei pesci rendendo la pesca più difficile e tecnica. In questo articolo vediamo assieme qualche accorgimento per svoltare qualche bollente giornata di pesca estiva!
Quest' anno in molti posti che ho frequentato, già dalla metà di giugno la temperatura superficiale dell' acqua è salita a picchi dai 29 ai 31 gradi. È qui che inizia la situazione estiva, e i bass regolarizzano molto la loro attività, rimanendo apatici e spesso non facili da insidiare.
3 sono gli scenari su cui ritengo valga la pena concentrarsi in questo periodo:
1) profondità.
2) cover fitte.
3) corrente.
Il bass per trovare una situazione stabile che gli permetta di alimentarsi con costanza, senza sprecare troppe energie, tende nella grande maggioranza degli ambienti in cui vive a preferire uno di questi stretch.
Partendo dal primo di questi punti, tendo a concentrarmi su una pesca di profondità in tutti quegli ambienti dove trovo acqua abbastanza limpida. In base alla limpidezza dell' acqua il bass tenderà a stazionare più in profondità man mano che questa aumenta.
Se disponiamo di sonda live, saremo facilitati a individuare il foraggio o il bass direttamente sulla giusta batimetrica, altrimenti dovremo andare per tentativi affidandoci ai nostri sensi.
Per quanto riguarda la scelta dell' attrezzatura e della tipologia di esche, ne ho parlato nell' articolo del past spawn, a cui vi invito a dare un' occhiata! La differenza sarà che nel pieno dell' estate solitamente sarà più complicato ottenere delle mangiate, ma una volta individuato un pesce nella sua posizione è facile che questo ci rimanga per un periodo molto prolungato in maniera molto sedentaria, in quanto avrà nei successivi periodi condizioni di acqua e clima quasi identiche, per cui neanche il foraggio farà grandi spostamenti. Saremo quindi facilitati ad affinare la tecnica qualora non dovessimo avere riscontro.
Venendo ora al secondo punto, le cover più fitte possono anche nelle giornate più torride rimanere una calamita per il posizionamento di un bass. Questo tenderà a preferire quelle più intricate, perché sono quelle che gli offriranno ombra per un arco di tempo più prolungato durante il giorno. Questa è una situazione che può giocare a nostro favore in tutti i tipi di ambienti, indipendentemente dalla limpidezza dell' acqua. Ramaglie intricate, canneti radi o cespugli sono le cover più comuni in cui noi avremo le maggiori possibilità di cattura.
Da tenere in considerazione sono ovviamente anche i vari tipi di coperture erbose: ninfee e/o erbai aggallati saranno sicuramente un punto di accentramento per i bass anche di grossa taglia: oltre a creare tanta ombra, le piante acquatiche, grazie alla fotosintesi producono una buona quantità di ossigeno, che va a rendere l' acqua anche più fresca, gradita a sua volta dai vari tipi di foraggio e microfauna, per cui il bass sarà difficile che non vi si concentri.
Venendo all' ultimo punto, uno scenario meno comune nei nostri ambienti in Italia ma non da sottovalutare, è senza dubbio la presenza di corrente.
Flussi d' acqua da parte di piccoli immissari, sorgenti o fossi potranno essere punti davvero buoni. Qui, esattamente come accade con le piante acquatiche, abbiamo una maggiore concentrazione di ossigeno in quanto l' acqua in entrata, in questo periodo, sarà sempre più fresca di quella del lago.
Individuata una zona di questo tipo, il mio consiglio è di non stare nelle vicinanze immediate della fonte; il nostro Largemouth Bass non ama la corrente eccessiva, tende sempre a preferire zone di morta o di corrente più debole, dove può cacciare sprecando meno delle sue forze, spesso limitrofe all' origine del flusso.
In questa foto potete vedere da voi il fondale su cui stavo pescando (25/30cm di acqua). Una cattura in una giornata eccessivamente torrida in uno scenario del genere è stata possibile grazie all' ingresso di un immissario nella zona che stavo pescando!
La canna che mi vedete in mano è la Megabass Orochi X10 Kirisame BaitFinesse, che sarà la protagonista nel prossimo articolo assieme alla sua sorella Cliffhanger, anch' essa dedicata ad approcci BFS!
Due canne spettacolari di cui non vedo l' ora di parlarvi! A presto!
Giovanni.