fbpx Mahi-Mahi: frenesia autunnale
Skip to main content
Lingua

Mahi-Mahi: frenesia autunnale

IMG_1086

Tra i pesci più emblematici e ricercati dei mari di tutto il mondo, la lampuga occupa senza dubbio un posto speciale. È un pesce affascinante, dalle caratteristiche uniche: i suoi colori sgargianti, le fughe improvvise e i salti spettacolari rendono ogni combattimento un'esperienza emozionante e adrenalinica.
Nel Mediterraneo, il periodo migliore per insidiarla è l'autunno, quando è più facile trovarla nei pressi di ostacoli galleggianti come boe fisse, tronchi o relitti trascinati dalle correnti.

Quest'anno ho avuto la fortuna di cercarla in due contesti molto diversi: prima nelle acque di casa, nell'Alto Adriatico, e poi al largo della Catalogna, in Spagna.

Nel nostro mare la lampuga si avvicina solitamente alla costa nelle prime settimane di settembre, spesso in grandi quantità, anche se raramente si incontrano esemplari di grossa taglia come in altri tratti del Mediterraneo.

Per questo motivo preferisco una pesca leggera e divertente, utilizzando la mia Snipe 72XX: una canna maneggevole e precisa, ma con abbastanza "schiena" da gestire anche pesci di dimensioni superiori. La abbino a un mulinello 3000 e a una piccola selezione di artificiali composta da jig, stickbait sinking e qualche topwater.

Tra le esche che più mi hanno dato soddisfazione quest'anno ci sono:

  • Il Suimen Chop TG della D-Claw, una stickbait sinking estremamente duttile, ideale anche per recuperi più lenti su pesci apatici.
  • Il Dog X Jr Coayu, un piccolo walking the dog nato per l'acqua dolce ma sorprendentemente efficace in mare, grazie alla sua eccellente lanciabilità e al movimento vivace che mantiene anche nei recuperi più rapidi.

Con la stessa attrezzatura ho poi affrontato una nuova avventura in Spagna, pescando sotto grandi boe che delimitavano un allevamento di tonni rossi. Qui, però, le condizioni erano completamente diverse: le lampughe, molto più grandi rispetto a quelle dell'Adriatico, ignoravano del tutto gli artificiali più piccoli.

Dopo numerosi tentativi e inseguimenti mancati, la chiave di lettura è arrivata quasi per caso. Notando la presenza di una mangianza di predatori misti — come tonni oùe alletterati — vicino alla barca, ho deciso di provare qualcosa di più audace: ho imbracciato la Zenaq SINPAA 81-80, montata con il Daiwa Saltiga 8000 e trecciato PE4, e ho lanciato una stickbait sinking da 16 cm.

Dopo poche jerkate, una botta violentissima mi ha fatto temere il peggio: "Se è un tonno, sono nei guai", ho pensato. Ma man mano che il pesce si avvicinava, la sorpresa è stata enorme: era una lampuga di grandi dimensioni! Da quel momento abbiamo capito che il segreto era presentare esche più grandi e dal movimento deciso.
La giornata si è trasformata in una serie di catture memorabili, con lampughe tutte di taglia notevole.

Due mari, due mondi

L'esperienza mi ha insegnato quanto la stessa specie possa cambiare comportamento a seconda dell'ambiente: condizioni opposte, strategie opposte, ma la stessa emozione unica che solo la lampuga sa regalare. E forse, senza quel pizzico di fortuna e di sana follia, non saremmo mai riusciti a scoprirlo.

Pesca guidata con la migliore attrezzatura Ever Gr....
Bassfishing in Sardegna

Forse potrebbero interessarti anche questi articoli