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Una giornata di pesca con ospiti d’eccezione: Mr. Jeff Yamamoto e Mr. Shiro

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La settimana scorsa ho avuto l'onore e il piacere di condividere una giornata di pesca con due ospiti davvero speciali, arrivati direttamente dal Giappone: Mr. Katsuki Jeff Yamamoto, ideatore del celebre brand D-Claw e prostaff Zenaq, e Mr. Shiro, suo storico collaboratore e compagno di mille avventure. Due nomi noti e rispettati nel panorama internazionale della pesca sportiva, ma soprattutto due persone umili, genuine e profondamente appassionate.

Dopo una precedente esperienza decisamente positiva nella laguna di Grado e Marano, in compagnia dell'amico Alessandro Galletti, ho deciso insieme a Domenico di cambiare scenario, per offrire ai nostri ospiti un paesaggio diverso e una nuova sfida. Così, li abbiamo portati in una laguna più vicina a casa, caratterizzata da un ambiente meno ricco di erbai ma con caratteristiche più simili alla foce di un fiume, con fondali irregolari, piccole correnti e variazioni di profondità più marcate. La mattinata non è partita sotto i migliori auspici: l'acqua era ferma, i pesci sembravano apatici, quasi indifferenti ai nostri richiami. Nonostante la varietà di artificiali utilizzati, l'azione era quasi del tutto assente. Ma una delle grandi lezioni della pesca, che Mr. Jeff e Mr. Shiro incarnano alla perfezione, è la pazienza. Nessuna impazienza, nessun segno di frustrazione: solo l'attenzione meticolosa per ogni dettaglio, la continua osservazione del contesto e la determinazione incrollabile di chi sa che, prima o poi, il momento giusto arriva.

E infatti, verso metà mattinata, in prossimità di una piccola uscita d'acqua da una valle, abbiamo finalmente notato del movimento: alcuni branzini in attività, impegnati in brevi cacciatee frenetiche. L'adrenalina è subito salita. Abbiamo provato una rotazione completa degli artificiali e, alla fine, è stato Mr. Shiro a rompere il ghiaccio, ingannando un piccolo esemplare. Una cattura apparentemente modesta, ma che ha regalato a tutti un'emozione sincera, autentica. 

Poco dopo, Jeff ha catturato un piccolo esemplare, ma è stato ancora Shiro a sorprendere tutti. Con uno "Shad" recuperato linearmente sopra un piccolo erbaio che affacciava su un drop netto, è riuscito a catturare due spigole in rapida successione. Ogni strike era seguito da sorrisi, sguardi emozionati, parole dette a bassa voce e gesti di rispetto per ogni pesce allamato.

Quando ormai la mattinata volgeva al termine e il sole cominciava a farsi più alto nel cielo, le energie iniziavano a calare. Avevamo già passato in rassegna diverse zone dello spot, alcune con potenziale, altre meno produttive, e sembrava che il picco dell'attività fosse ormai alle spalle. Ma proprio mentre ci preparavamo mentalmente a chiudere la giornata, Jeff ha deciso di tornare su un punto che avevamo già battuto in precedenza, convinto che nascondesse ancora qualche sorpresa.

Con la calma e la determinazione che lo contraddistinguono, ha montato un artificiale da 90 mm e ha iniziato a lavorarlo con precisione in superficie, utilizzando un "walking the dog" lento e ritmato. Dopo qualche lancio, proprio quando tutto sembrava ormai fermo, l'acqua si è aperta all'improvviso e una bella spigola ha attaccato con decisione il Giant Dog-X della Megabass. Un'esplosione improvvisa, seguita da un combattimento breve ma deciso.

Il sorriso che si è disegnato sul volto di Jeff al momento della cattura è stato qualcosa di difficile da dimenticare. Non era solo per la taglia del pesce, comunque di tutto rispetto, ma per la soddisfazione di aver creduto fino all'ultimo in un'intuizione. Una chiusura perfetta per una mattinata difficile, che ha premiato chi ha saputo osservare, aspettare e insistere con intelligenza.

Quella giornata mi ha lasciato dentro qualcosa di profondo. Vedere due pescatori di così alto livello affrontare ogni lancio con la concentrazione e l'entusiasmo di chi pesca per amore, non per dimostrare qualcosa, mi ha colpito nel profondo. Loro non cercavano trofei, ma emozioni. La pesca, quando vissuta così, diventa molto più di un semplice sport: è un linguaggio universale fatto di rispetto, osservazione, umiltà e gratitudine. È stato un onore averli con me, e una lezione che porterò a lungo nel cuore.

Artisan Competition AATS-61L/RF - Power in Green
A Glani Con Ospiti Dal Giappone

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